3. Giovanni G. Orelli, primo pastore, modello di educatore e intellettuale

Johann Caspar von Orell (d'Orelli nella for­ma italiana) è il primo pastore della Comunità riformata di Bergamo. I suoi avi, originari di Locarno, si erano rifugiati a Zurigo già nel Cinquecento per motivi di religione. Termi­nati gli studi di teologia a Zurigo, nel 1807 accetta l'incarico che gli viene offerto dalla Comunità bergamasca per mezzo di Dietel­mo Steiner, originario di Winterthur, arrivato a Bergamo nel 1798, imparentato con gli Orel­li di Zurigo.

Giovanni Gaspare è un giovane brillante di venti anni, ama i libri e gli studi classici. Ha frequentato per breve tempo la Scuola di Pe­stalozzi a Yverdon, nella Svizzera francese. Per lui la cultura è mezzo di elevazione e di miglioramento della persona. Raggiunge Bergamo attraverso lo Spluga in compagnia di Steiner; navigano lungo il Lago di Lecco sino a Vercurago; arrivano a Bergamo la sera del 17 luglio 1807.

Il pastore deve predicare, a domeniche alter­ne, in italiano, tedesco e francese. Il francese già lo sa. Impara subito anche l'italiano, una lingua che lo affascina; gli fa da maestro un prete cattolico, don Santo Zenoni, di cui così scrive ai genitori: "un uomo libero da ogni pregiudizio cattolico, posso con lui parlare an­che di letteratura italiana, materie teologiche e filosofiche". Si appassiona alla letteratura italiana. Legge Dante, Petrarca, Tasso, Alfie­ri. Ammira e conosce personalmente a Milano Ugo Foscolo, di cui traduce alcune opere in tedesco.

Il giovane pastore, che sa conciliare teologia e romanticismo, è affascinato dalle bellezze naturali di Bergamo e dell'ambiente circostan­te. Scrive ai genitori: "È proprio vero che la natura a Bergamo è meravigliosa. A chi sale sulle mura della città si apre agli occhi una vi­sta unica: verso la Svizzera una fila di monta­gne, ai cui piedi vi sono coltivazioni e tanti paesi, mentre le cime sono coperte di boschi, proprio come nel Giura; nella direzione del­l'Italia una smisurata pianura come un giardi­no senza interruzione e un mare di terra, un cielo e un'aria che in realtà è celeste".

Il 6 febbraio 1808 è chiamato a Milano per unire in matrimonio Alessandro Manzoni con Enrichetta Blondel, figlia sedicenne di Luigi, un mercante di seta proveniente dal Cantone svizzero di Vaud, che ha aperto una fabbrica tessile a Casirate. Discorrendo brevemente con lo sposo ventitreenne ne intuisce l'acuta intelligenza e la vivace cultura. Tornato a Bergamo, il pastore annota sul registro della Comunità l'atto di matrimonio.

Lasciata la città lombarda nel 1813 per un incarico alla Scuola cantonale di Coira, Gio­vanni Gaspare diventerà in seguito noto so­prattutto come filologo di classici greci e lati­ni. Godrà di eccellente fama come editore dell'Opera Omnia di Cicerone (1826-1838),­ abbraccerà interessi di medievalistica e roma­nistica; sarà la forza motrice nella fondazione dell'Università di Zurigo nel 1833.

Orelli ha avuto il grande merito di rende­re accessibili all'area culturale tedesca pagine preziose della letteratura italiana.

 

Bibliografia: Gegen Unwissenheit und Finsternis. Johann Caspar von Orelli (1787-1849) und die Kultur seiner Zeit, Zürich, Chronos, 2000.

Atto di matrimonio di A. Manzoni
Divina Commedia acquistata da Orelli nel 1811
Ritratto di Giovanni G. Orelli
Traduzione in tedesco di Orelli delle Ultime lettere di J. Ortis (Londra 1817)
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