Matteo 13, 33 – Una donna, immagine dell’azione di Dio (J. Perrin)

Una donna? Immagine dell’azione di Dio? È proprio ciò che il paragone scelto da Gesù suggerisce. Le mani di questa donna che preparano il pane necessario alla vita traducono l’attenzione di Dio per gli esseri umani. Il regno dei cieli si nasconde nelle mani femminili che impastano. Gesù sceglie una donna, il suo mondo e una delle sue attività specifiche e vitali per parlare del regno dei cieli. Non è un caso ma una strategia consapevole del maestro. Dietro la donna al lavoro si nasconde un’immagine rinnovata di Dio stesso, un’immagine non più solo declinata in categorie maschili ma ampliata alla presenza e all’azione femminili. È molto interessante notare questa sfumatura, indizio della protesta implicita e costante di Gesù contro gli schemi sociali statici e a favore di una nuova uguaglianza. La parabola del lievito o della donna che impasta suggerisce una duplice strada di liberazione. La prima, quella che riguarda tutti coloro che seguono Gesù, indica l’avvento del regno e l’irrompere della speranza nel mondo di oggi. Ma c’è anche una seconda via, quella che i teologi della liberazione chiamavano “opzione preferenziale per i poveri”. Nel nostro testo i poveri sono le donne e Gesù, mettendole in primo piano nell’azione di Dio, conferisce loro un ruolo, una voce, una vita e una dignità uguali agli uomini.

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